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scheda

Les Origines de l'Alchimie

Marcellin Berthelot in questa sua opera intese studiare le origini dell'alchimia avvalendosi di una messe di documenti risalenti al periodo greco,siriaco e arabo.Fu la prima di una serie di trattati che Berthelot scrisse in merito alla storia della più grande scienza o follia degli uomini. Dello stesso autore furono pubblicati "Introduction à  l'àtude de la chimie des anciens et du moyen age" 1889, Collection des anciens alchimistes grecs 1887-88, La Chimie au moyen age 1893.

Autore : Pierre Eugene Marcellin Berthelot
Editore : Librairie des science e des arts
Anno di pubblicazione : 1885

Note sull'autore

Pierre Eugene Marcellin Berthelot

Nel 1827 il giorno 25 Ottobre nasceva a Parigi il chimico Pierre Eugene Marcellin Berthelot padre della chimica organica di sintesi. M.Berthelot iniziò i suoi studi indirizzandoli verso la scienza medica, ma poco dopo fu influenzato da alcuni esimi personaggi come Pelouze e Dumas che lo interessarono alla Chimica. Così nel 1859 egli diventò professore di Chimica Organica alla Scuola Superiore di Farmacia. Berthelot occupò questa cattedra fino al 1876 per poi passare al Collegio di Francia dove venne istituita una cattedra appositamente per lui con annesso un laboratorio di ricerca e con l'impegno di tenere 40 letture annue su argomenti di sua scelta. Quest'ultima posizione la tenne fino alla sua morte che avvenne il 18 Marzo 1907 sempre a Parigi. La vita del grande chimico fu costellata da numerosi riconoscimenti fino a diventare senatore e per ben due volte Ministro della Repubblica francese. Nell'aula magna della Sorbona, nell'anno 1901, il Presidente della Repubblica francese, alla presenza di 3000 invitati, si felicitò con Marcellin Berthelot per il 50° anniversario dalla sua prima pubblicazione scientifica dedicandogli una targa in memoria. Quando alcuni anni più tardi morì i funerali presero connotati di funerali di Stato ed avvennero presso il Pantheon. Berthelot è ricordato per i grandi lavori scientifici che compì nel campo della chimica organica di cui praticamente fu fondatore, ma esiste anche un lato filosofico delle ricerche di Berthelot che fece nella sua prolifica carriera e tali ricerche hanno riguardato l'archeologia e la storia della chimica fino dalle sue origini. Famose sono le opere che l'esimio chimico pubblicò sulle origini dell'Alchimia che dichiarò "una scienza disconosciuta e incompresa". Nelle oltre 1600 pubblicazioni, Berthelot affrontò molteplici problematiche chimiche affrontando ognuna di esse con un rigore scientifico che ne suggellò l'unicità  di ricercatore e di scienziato. I suoi lavori occuparono tutti i campi della chimica organica di sintesi che ebbe i suoi natali con le ricerche di Hermann Kolbe. Famosi sono gli studi sulla acetilene scoperta da Davy e nuovamente riscoperta da Berthelot che chiamò il gas "acetilene" rinominando quel gas che Davy aveva invece chiamato "Klumene" definendolo come un " nuovo bicarburo di idrogeno". La denominazione di Davy aveva origine da quanto aveva osservato durante l'esperimento che eseguì facendo agire l'acqua su un residuo di una preparazione che aveva visto riscaldare del potassio carbonato con carbone e che aveva poi dato una violenta esplosione. Il nome che invece diede Berthelot prendeva origine da acetil ed etilene abbandonando l'altra denominazione di quadricarburo di idrogeno. La sintesi dell'acetilene fu messa a punto da Berthelot usando l'arco voltaico permessi da due elettrodi di carbone immersi in una corrente di idrogeno. Da questa scoperta Berthelot derivò poi un insieme di altri composti modificando le condizioni di combustione e di concentrazione dell'idrogeno isolando l'etilene e l'etano. Accanto alle scoperte dei composti scoprì anche l'endotermicità  dei suddetti composti definendo di ognuna le proprietà  esplosive. A Berthelot si deve attribuire tutte le originali scoperte della chimica degli zuccheri che studiò a lungo permettendogli di classificarli e di comprendere che gli zuccheri ricoprivano un interesse particolare nei sui studi sulla fermentazione. E' da attribuire a Berthelot l'individuazione del "fermento glucosidico", presente nel lievito, quale causa dell'inversione dello zucchero di canna già  osservata da Pasteur nel trattamento con acidi delle melasse. L'isolamento da parte di Buchner nel 1897 dell'enzima della fermentazione alcolica permise a Berthelot di ottenere altri composti partendo da prodotti come il colesterolo, l'etale, la canfora e la meconina definendo quello che poi sarebbe stato il gruppo dei fenoli. Numerosi altri lavori furono il centro dell'attenzione di Marcellin Berthelot e ciò fu il vero sviluppo della sintesi organica che non fu solo opera del genio di Berthelot che ebbe come compagni d'epoca personaggi come Raffaele Piria e Stanislao Cannizzaro. Per quanto concerne l'impegno "gnostico" di Berthelot occorre sottolineare le sue basilari opere sull'alchimia e sull'archeologia di tale scienza che furono caratterizzate dal medesimo approccio,

Note dell'Autore

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