Teatro Farmaceutico dogmatico spagirico Giuseppe Donzelli, barone di Dogliola, nacque nel 1596 e morì nel 1670. Egli fu un valido filosofo, medico chimico napoletano al quale si deve la preparazione dell'Antidotario napoletano sebbene, la sua opera più famosa, fu il Teatro Farmaceutico dogmatico spagirico. Il trattato fu editato moltissime volte e, per più di un secolo, fu un riferimento per la professione dello speziale. Fra i medici chimici napoletani, Donzelli, fu colui che intuì per primo l'importanza dei medicamenti chimici e della chimica che si stava affermando nell'arte della spezieria. Il Teatro Farmaceutico non fu soltanto un antidotario, ma anche un testo di storia della farmaceutica e della spagiria. Autore : Giuseppe DonzelliEditore : Anno di pubblicazione : 1696 Venezia Note sull'autore Donzelli Giuseppe Giuseppe Donzelli, barone di Dogliola, nacque nel 1596 e morì nel 1670. Egli fu un valido filosofo, medico chimico napoletano al quale si deve la preparazione dell'Antidotario napoletano sebbene, la sua opera più famosa, fu il Teatro Farmaceutico dogmatico spagirico. Il trattato fu editato moltissime volte e, per più di un secolo, fu un riferimento per la professione dello speziale. Fra i medici chimici napoletani, Donzelli, fu colui che intuì per primo l'importanza dei medicamenti chimici e della chimica che si stava affermando nell'arte della spezieria. Il Teatro Farmaceutico non fu soltanto un antidotario, ma anche un testo di storia della farmaceutica e della spagiria. Molte sono, infatti, le curiosità raccontate nell'opera. In appendice il trattato aveva anche un catalogo delle Piante native del suolo romano co' i loro principali sinonimi e luoghi di raccolta, la tavola dei simboli alchemici, il calendario della raccolta delle piante.Le edizioni, come già affermato, sono state molte e anche il figlio Tommaso Donzelli ebbe un ruolo nella cura di una di queste (1696). Il Ferguson, nella Biblioteca Chimica, considera il libro importante soprattutto per la sua completezza e per i capitoli dedicati alla descrizione dell'Opobalsamo e della Triaca. Note dell'Autore